BolognaSound vol. 1 la prima pubblicazione della Slowth Records è fuori in formato fisico e digitale.

Esce oggi BolognaSound vol. 1, un disco di vari artisti provenienti dalla scena di musica elettronica della città di Bologna.
L'introduzione al disco è a cura di Francesco Giomi, qui le sue parole circa il termine BolognaSound:
«Bologna è oggi una città dalla grande vitalità musicale, soprattutto nel campo della ricerca sonora, della sperimentazione elettronica, e di tutte quelle espressioni che escono dai canoni convenzionali.
Il BolognaSound si è quindi sviluppato e diffuso attraverso questo fertile terreno della cultura cittadina, ma è stato sicuramente generato a partire dall’ambito accademico, inteso qui nella sua migliore accezione: un ruolo fondamentale negli ultimi quindici anni l’ha giocato infatti la Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio “G. B. Martini”, in grado di costruire un’idea di musica fatta di profondità, pratica, apertura e rete di relazioni.
BolognaSound non è però una corrente o un collettivo artistico, bensì un modo comune di intendere il pensiero musicale, pur nella singolare diversità di espressioni, qualità e approcci. Ammesso che sia possibile vincolarlo a una sorta di manifesto, esso è riassumibile in cinque punti:
attinge dalla migliore tradizione acusmatica anglo-francese (quella di Parmegiani, di Smalley, di Wishart, per intenderci) recependone la possibilità di controllo e costruzione morfologica del suono, così come le capacità evocative e di indagine sullo spazio;
incorpora germi più o meno estesi dalle espressioni techno e noise, riconoscendone il valore tanto in ambito culturale quanto in quello puramente sonologico;
riattualizza costantemente i propri tratti di energia, potenza e freschezza tanto nell’ambito del suono fissato su supporto che della musica dal vivo;
sintetizza dinamicamente il rapporto tra struttura formale e improvvisazione grazie a una consapevolezza storico-analitica e a una gestione del fare musica sempre priva di atteggiamenti superficiali;
guarda a un respiro internazionale confrontandosi con esperienze di punta della ricerca extra-italiana.
Per tutte queste caratteristiche si affianca ai molti fermenti di novità della musica elettronica che emergono da più parti in Europa, in Canada, in Asia e che, in questo momento di stagnazione del progresso linguistico e di affermazione statica di un mainstream, rappresentano un elemento di grande interesse e speranza per chi si occupa di ricerca musicale.
Questo disco è un emblema significativo del BolognaSound, raccogliendo una pluralità di interessanti creativi, dai compositori più maturi (come Faraci e Carcassi) fino a giovani musicisti la cui energia musicale sembra essere appena all’inizio (Pipia e Menditto), passando per la comunione di generi ed espressioni che solo Njordzitrone sembra incarnare in maniera perfetta». Ascolta ora BolognaSound vol. 1 push.fm/fl/bolognasound-vol1
prodotto da Njordzitrone, Marco Menditto, Federico Pipia, Daniele Carcassi e Simone Faraci
artwork Simone Memè
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